Guida alla scelta di un olio extravergine di oliva di qualità


L’olio extravergine di oliva rappresenta un prodotto di eccellenza della tradizione alimentare, ma saper distinguere un olio di qualità non è sempre semplice. Nelle poche righe che seguono, il nostro tentativo di fornire strumenti utili su come riconoscere un buon olio, esplorando gli aspetti visivi, olfattivi e gustativi da tenere in considerazione durante l’assaggio e l’acquisto.
Aspetti visivi: come riconoscere il colore giusto – Il colore di un olio extravergine di oliva è uno degli indizi più evidenti per capirne la qualità. Un olio verde intenso solitamente proviene da olive poco mature, con sapore e aroma più forti. Al contrario, un olio di colore giallo chiaro o trasparente potrebbe essere di qualità inferiore, spesso derivante da olive troppo mature o da una lavorazione scadente.
Densità e corpo: valutare la consistenza dell’olio – La densità di un olio d’oliva di alta qualità è generalmente media. Un trucco semplice per verificare la densità è farlo scorrere sopra un cucchiaio: un olio di bassa qualità potrebbe apparire troppo liquido, mentre uno troppo denso potrebbe suggerire l’uso di oli di semi. La densità giusta, infatti, indica che l’olio è stato spremuto in modo corretto, mantenendo la giusta consistenza.
Il sapore: caratteristiche fondamentali di un buon olio – Il gusto dell’olio extravergine di oliva di alta qualità deve risultare leggermente amaro e piccante. Questi sapori sono tipici di un olio fresco, ottenuto da olive verdi. La sensazione di piccantezza, nota come “pizzico”, è un segno distintivo di un olio con bassa acidità e ben conservato. Gli esperti consigliano di assaporare l’olio senza aver mangiato precedentemente, per percepire tutte le sfumature del suo sapore.
Parametri organolettici: acidità, polifenoli e perossidi – I parametri chimici che determinano la qualità dell’olio extravergine d’oliva sono fondamentali. L’acidità è uno dei principali indicatori: un olio di alta qualità ha una bassa acidità, sotto lo 0,8%, e l’olio Memento, ad esempio, vanta un’acidità dello 0,3%. I polifenoli sono antiossidanti che migliorano il sapore, dando un gusto amaro o piccante, e indicano la freschezza dell’olio. Infine, i perossidi, che segnalano la possibile ossidazione dell’olio, dovrebbero essere inferiori a 12 per garantire una qualità ottimale.
Il profumo: riconoscere gli aromi naturali – Un olio extravergine di oliva di qualità deve emettere un profumo fresco di erba tagliata e di olive appena raccolte. Se un olio non ha odore o emana un aroma sgradevole, potrebbe essere vecchio o addirittura contraffatto. La temperatura ideale per una corretta degustazione è di circa 28°C, in modo da liberare gli aromi naturali dell’olio.